SapevicheaPoggio?

la voce indiscreta podiense..

Con precisione, quanto la Terra è riscaldata ?

Adesso facciamo i conti insieme !

Ma con orgoglio dico, che in anteprima mondiale, è “ Sapevi che a Poggio?” è il giornale tramite  il quale fornisco questa importante informazione, perché altri molto importanti mi è sembrato che, chi per un verso e chi per un altro, tirassero tutti l’acqua al loro mulino, quando invece il problema del riscaldamento della Terra,  è un argomento, che riguarda tutti i cittadini, nello spirito di “Sapevi che a Poggio ?”

Facciamo 2 conti insieme.
Concedetemi che 1 litro di gasolio o benzina fornisca 10 KWh di energia.
per i diffidenti cercare con Google “ energia fornita da 1 litro di gasolio o benzina”

I motori a combustione interna come quelli delle automobili, hanno un rendimento che va dal 25 al 35 %.
Per comodità di calcolo mentale, adottiamo il 25 %, ossia 1 /4.

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NUOVA PALESTRA SCOLASTICA E POLO TECNICO: CHIUSI I COLLAUDI FINALI E CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN A4, IL MASSIMO DI EFFICIENZA!

Targa Catasto Energetico A4

A fine anno sono stati approvati il collaudo tecnico-amministrativo finale della nuova palestra scolastica e il certificato di regolare esecuzione del nuovo polo tecnico che racchiude la cabina elettrica, la cisterna antincendio, e gli impianti di riscaldamento/raffrescamento a servizio della palestra e che serviranno la nuova scuola primaria. La palestra, con annessa palazzina spogliatoi/magazzini, è un edificio moderno, all’avanguardia, sicuro dal punto di vista sismico, dotato di riscaldamento a pavimento e impianto fotovoltaico sul tetto. Proprio sull’aspetto energetico, nei giorni scorsi è arrivato l’attestato della certificazione che classifica la nostra palestra in categoria A4! Il massimo di efficienza energetica per un immobile che consuma pochissimo e si autoproduce il suo fabbisogno. Un risultato di cui l’Amministrazione Comunale è molto orgogliosa visto che ha sempre dato molta importanza al rispetto ambientale e alla sostenibilità oltre che agli aspetti della sicurezza e della funzionalità.

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Carnasciale Podiense”, edizione 2018

Il 4 e 11 febbraio prossimi come sarà la “puntata” 2018 del Carnevale di Poggio? Cosa accadrà lungo le vie o nelle piazze del paese? Come saranno i carri allegorici, espressione dei quartieri, delle scuole locali o addirittura delle località limitrofe?. Per il momento si immagina solo il lavorìo della Dücal Acadèmia del Pidrüs, impegnata a organizzare questi due importanti appuntamenti che certo non dovranno essere inferiori a quelli passati. Lo sa bene Emanuele Mantovani, presidente di questo importante sodalizio, il quale sta prodigandosi in ogni senso perché l’evento abbia la maggiore risonanza.
Secondo le previsioni sul palco allestito accanto alla chiesa si esibirà la sfavillante animatrice Alessandra Begnardi che accompagnata dalla ormai storica band di Angelo Tartari intratterrà il pubblico per tutto il pomeriggio. Inviterà di volta in volta a parlare le personalità protagoniste della kermesse ma in particolare annuncerà e commenterà il passaggio e il significato dei carri. Prosegui la lettura →

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1) Ringrazio l’Assessore alla Cultura Angela Prevedi per avermi invitato a dire due parole sulla riedizione del volume di storia locale Poggio Rusco paese di confine di Clines Bazolli. Mi sento onorato in questa circostanza anche perché ho conosciuto personalmente l’autore e soprattutto perché ho sempre apprezzato i suoi libri e i suoi interventi.
2) Ho condiviso l’omaggio che il Presidente della Fondazione BAM l’avvocato Pietro Moretti ha dedicato nella Nota di Edizione ricordando che Clines Bazolli ha partecipato assiduamente alla Fondazione diventando a un certo momento ispiratore e protagonista del “Premio Armando Veneri”, ossia un “Premio di Pubblicazione” per quegli autori che si sono distinti nel produrre opere di interesse per la città di Mantova e la sua Provincia. Proprio per ricordare l’iniziativa di Bazolli in seno alla Fondazione, il Presidente Moretti e i componenti della stessa hanno voluto rieditare il volume di storia patria Poggio Rusco paese di confine.
3) Mi trovo senz’altro d’accordo col Sindaco Fabio Zacchi quando nella sua presentazione tiene a ribadire che questo volume di storia è frutto della professionalità ed esperienza di Bazolli sia come docente che come Direttore Didattico. A parte questo l’opera testimonia soprattutto l’amore per Poggio e la sua gente che ha sempre contraddistinto l’autore, sentimenti riferiti all’epoca in cui è vissuto, ma anche alle vicende dei secoli passati..

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Carnasciale Podiense 2017

Fra un paio di settimane ecco che tornerà il famoso Carnevale di Poggio ormai noto in tutta Italia e forse anche all’estero. Un’altra edizione densa di eventi e spettacoli che allieteranno il pubblico locale, extra muros e interprovinciale. Al di là di qualche riferimento all’edizione dell’anno scorso, veramente di rottura rispetto ad alcune modalità degli anni precedenti, ora come ora si possono fare pronostici e congetture in base alle scarse notizie intercettate. Intanto vi saranno due momenti della sfilata dei carri, entrambe di domenica, l’una il 19 febbraio e l’altra il 26. Prosegui la lettura →

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Passeggiata archeologica a Poggio Rusco

In questi giorni a Mantova ferve un nutrito dibattito sul mantenimento dell’attuale struttura che copre i mosaici di epoca romana in piazza Sordello, oppure sul suo abbattimento per il decoro artistico della città. Non si entra nel merito dell’ardua questione, se mai il pensiero va a un’altra passeggiata o meglio a un “transito archeologico” alle porte della cittadina di Poggio Rusco. Il turista proveniente da San Giacomo delle Segnate e che si prepara ad affrontare la svolta del Cantone, una curva più o meno ad angolo retto, passando dinnanzi al grande cantiere situato nell’area di corte Cantone, trova una grande sorpresa. Guardando alla sua sinistra ha l’impressione di trovarsi all’ombra delle piramidi d’Egitto: quelle di Cheope, Chefren e Micerino. Immense montagne di rottami di cotto in stand-by, pronte per essere trasportate e impiegate altrove. Però questa visione che gli annuncia chissà quali altri siti archeologici da visitare nella zona, comincia a mettergli una strana agitazione, quella frenesia che è sempre abbinata al desiderio di nuove conoscenze storico-culturali. Certo Poggio non è estraneo alle indicazioni di siti archeologici, basti pensare ai cartelli di parecchi anni fa che indicavano al passeggero scoperte sensazionali nella Bassa. Le tabelle indicavano espressamente “Alle piramidi” e pertanto i turisti seguendo anche tortuosi percorsi alla fine si imbattevano in cumuli non di rottami bensì di semplice terra. Poteva essere uno scherzo tipico dei buontemponi della zona, ma in essi si accendeva un desiderio irrefrenabile di nuove scoperte storiche a tal punto che non badavano alla moltitudine di andirivieni che poi alla fine s’imbattevano nelle famose montagne di terra. Insomma sembra che le passeggiate “archeologiche” all’ombra delle piramidi, alte smisurate costituite di rottami di cotto, siano ancora una prerogativa di Poggio, cittadina generosa come è e come è sempre stata, nell’illudere l’ipotetico turista che non è tale “per caso”, ma ben determinato a seguire certe suggestioni del passato, specie se in riferimento all’antica civiltà egizia.

Carlo Benfatti

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Il cuore nel pozzo

Febbraio 10 2017 - In: Varie admin

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⁠⁠⁠In onore della giornata nazionale del ricordo in memoria delle vittime delle foibe,il Comune di Poggio Rusco e l’Assessorato alla Cultura propongono la visione del film “Il cuore nel pozzo” di Alberto Negrin con Leo Gullotta, Beppe Fiorello e Antonia Liskova. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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Al mè paes

Dal gran fiüm l’è poc luntan
e un temp l’era quas tüt pantan.
l’è in la basa mantvana
al bel paes a dla fümana.

Gnent fiüm, gnent lac, gnent bosc:
minga tant bel l’è ‘l paes dal Pos;
ma a mi al ma pias li stes
parchè l’è sempar al me paes.

Chi i gà tant ad l’emilian,
però tüti is sent mantvan
anca se di altar paes, la gent
in ia pöl vedar propria gnent.

Tüt parchè, in i temp andà,
in è mai sta disciplinà,
e parchè, in un temp poc bel,
i druvava al manganel.

Ma ades la par cambiada,
anca se incohr a gh’è l’uclada.
Tüti quei che chi ie gnü
ad partir in an parla pü.

Dzemsal: “l’è un post ad birichin!”
cum a dis i citadin;
ma ‘nghè dübi ch’a cambies
con ninsün at chialtar paes.

Amleto Mazzoni
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