È trascorso più d’un mese dall’accadimento del terremoto. Poggio Rusco n’è stato colpito e le “macerie”, contenute e conservate in un apposito balàdor ([1]) sono visibili a tutti e per tutto il giorno frotte di turisti litigano per trovare un pertugio onde poter fotografare l’immane tragedia. Qualcuno sostiene che la situazione resterà così come la si vede per sfruttarla dal punto di vista turistico (l’Ente Provinciale per il Turismo è stato sollecitato a propagandare questo ben di Dio con “spot” pubblicitari e spécimen adeguati). Altri sottolineano la differenza tra l’intraprendere dei friulani rispetto ai siciliani di Messina.