Anche in questa 26esima edizione dello storico carnevale di Poggio Rusco un fiume di gente ha invaso via Matteotti per celebrare una tradizione molto sentita a livello locale. Tra costumi, coriandoli e stelle filanti hanno sfilato sei bellissimi carri allegorici dai temi più svariati (dai pirati, al ricordo della disco music anni ’60). Queste enormi strutture mobili sono state realizzate grazie alla dedizione di decine di volontari che ogni anno si adoperano per tenere in vita la fantastica ricorrenza del Carnasciale.

In una tiepida domenica di febbraio migliaia di persone sono scese in piazza per godersi lo spettacolo, accompagnato dalla voce di Vittorio Cavallini (Radio Pico) e degustare ottime pietanze della tradizione mantovana, unite ad un buon bicchiere di lambrusco doc; protagonisti indiscussi, i bambini hanno reso magica l’atmosfera, imbacuccati dentro i loro costumi alle volte fin troppo grandi per i loro esili corpicini.

Come da tradizione ventennale, non è potuto mancare lo “sproloquio” del brigante della pertica, la voce della verità, il portavoce di tutti i poggesi, che quest’anno ha trattato, rigorosamente in dialetto, degli sprechi e degli scempi nell’edilizia pubblica poggese, da cinquant’anni a questa parte.

Tra tutto però, è stata notata una piccola defezione comunale. Tutti noi ci siamo chiesti: “dove sono le bestie quest’anno?”. Se fino alla scorsa edizione gli animali di cartapesta, tratti dal Bestiario Podiense,  erano esposti per le vie centrali del paese a partire da metà febbraio, quest’anno non se n’è vista traccia. Pare che non siano state restaurate in tempo e molte presentassero orribili danneggiamenti.

 

 

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