berlino est poggio rusco

“BERLINO EST”. Ecco la frase che sta creando scalpore tra la gente poggese; parole forti, che riflettono probabilmente l’indignazione degli abitanti che risiedono “oltre il muro” che protegge la linea ferroviaria. La frase è stata scritta nella notte dello scorso sabato, in corrispondenza del vecchio passaggio a livello, sul lato che si affaccia verso l’hotel Savoia. Stiamo parlando (ancora una volta!) del sottopassaggio che collega la fine di via Matteotti con l’inizio di via Marconi. Proprio come i tedeschi della berlino post guerra i poggesi della zona Parco Est, che abitano oltre il sottopassaggio, vivono un senso di emarginazione ogniqualvolta il tunnel venga chiuso per i motivi più disparati.

Anche la Gazzetta di Mantova del 22 Dicembre scorso tratta dell’argomento, corredato dalla breve intervista al promotore del comitato civico di protesta, Corrado Capucci.

[…]«Un paese diviso in due – dice Corrado Capucci, commerciante promotore del comitato civico di protesta – Quando le infiltrazioni, le piogge, o i lavori rendono impraticabile il sottopasso, e accade spesso, i cittadini che abitano oltre la ferrovia sono completamente tagliati fuori da qualsiasi servizio. Né l’attuale amministrazione comunale né la precedente hanno saputo risolvere i problemi, complice anche la mancanza di accordi scritti tra il Comune e le società collegate alle Ferrovie che hanno realizzato i lavori: Rfi e Italferr».

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