Inauguriamo oggi una nuova Rubrica periodica tenuta e curata da Mario Setti sulle personalità più estrose del nostro paese. Questi articoli ci faranno conoscere meglio abitudini stravaganti e particolarità della vita delle persone “elette” dal nostro concittadino Mario. L’uscita di oggi è intitolata Franco da Yuma e descrive dettagliatamente qualche operazione del gestore del Buffet Stazione, Franco Trazzi. Alcuni conoscenti del personaggio in questione, fra cui quello che ha definito la stazione di Poggio Rusco come la stazione di Yuma del famosissimo film con Glenn Ford e Van Heflin, hanno giudicato lo scritto aderentissimo alla realtà.
“—Ahh… Per favore mi fa un panino?— […]
—Lo desidera con salumi, formaggi o sfiziose salsine?—
—Me lo prepari come desidera lei… Ma se ci mette del buon prosciutto… lo preferisco. Senza alcuna salsa…!—
—D’accordo… Tra qualche minuto è pronto.—
Il cliente, preso il suo bicchierone di birra, va a sedersi ad un tavolo vuoto vicino ad un altro con sette od otto avventori seduti intorno che discutono animatamente di ricette e sostanze gastronomiche. Franco, aperto il vetro del banco-frigorifero estrae un maestoso prosciutto disossato dal fido Roberto, “dottore in salumi”. A questo punto è opportuno dire che Franco ha nel banco-frigorifero il più bel campionario di salumi di tutto il “basso mantovano”. […]
Estratto il maestoso prosciutto di cui sopra, Franco lo adagia (lo “adagia” per il gran rispetto che gli porta, non lo “sbatte”) sull’affettatrice e, dopo aver tagliato con l’apposito coltello, per il lungo, un abbondante panino, comincia ad azionarla. Immancabilmente per salvaguardare la salute del cliente, le prime due fette del salume che pur difeso da “film” di plastica per alimenti, potrebbero essere un pochino ossidate, le ingurgita egli stesso.” CONTINUA…
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