isole po

Verso l’anno 200, senza nessuna arginatura, il Po, detto Eridano,  e i fiumi della pianura Padana, nella stagione  della grandi piogge, in Primavera ed in Autunno, straripavano allagando ampie zone circostanti, spesso cambiando il loro corso principale, o dividendosi in due o più corsi, a volte abbastanza distanti fra loro.

Prima del delta, le acque che non confluivano direttamente nel Po, formavano il grande lago Padosa: gli animali fuggivano dal fetore, e morivano gli uccelli che vi  passavano sopra. Il Mincio non entrava nel Po, ma alimentava  la Paludes Tartari oggi  Valli Veronesi.

Il mare, aveva ampie insenature con una quantità di isolette,  corsi d’acqua e canali che penetravano nella terra ferma rendendo invece molto salubri queste zone. Tra Lido di Classe  e Rimini,  il mare entrava nella terra ferma, fino in prossimità di Cesena,  con quel flusso e riflusso che vediamo regolato nel porto di Rimini.

Vestigia della salubrità della zona:  il toponimo  Bellaria , Igea Marina.
Sulle ampie paludi c’erano le “isole galleggianti”, grovigli di radici, rami, rampicanti, arbusti, terra o limo depositati,  ampie migliaia  di metri quadrati.
Sopra  pascolavano animali ed erano costruite case.

Non c’erano lunghi percorsi continui via terra.
Scrive Erodiano,  che nel 238 , per portare a Roma la testa dell’Imperatore Massimino ucciso durante l’assedio di Aquileia,  per  essere più veloci, invece di usare i cavalli,  i soldati andarono via acqua fino a Ravenna.

Le paludi arrivavano fino in Piemonte, in un alternarsi con  zone umide, e zone secche.  Grande era la palude del Lago Gerundo, in Lombardia,  alimentata  dalle acque dell’Adda, del Serio, del Brembo e del Molgora.
A Luzzara le persone vivevano di pesca, allevamento e caccia,  solo al tempo di Carlo Magno iniziarono a coltivare la terra. Le testimonianze storiche della zona parlano di “pescherie”, allevamento di pesci,  e selve per la caccia.

Nel  554,  9 anni dopo che  Furio e Marcello Consolo avevano iniziato
la  campagna per dominare i Galli , con le truppe con le quali aveva combattuto i Liguri sulle montagne di Reggio, Modena e Bologna,

il consolo Emilio Lepido fece costruire la via  Emilia per  rendere più celere il percorso da   Rimini a Piacenza;  unendo Faenza, Imola, Bologna, Modena, Reggio, con un sicuro e rapido attraversamento delle zone umide e paludose in prossimità dei corsi  d’acqua discendenti
dall’ Appennino.
Tutto il resto della  pianura,  era un intricato intreccio di acquitrini, selve, paludi e  laghi, dove qua e la sorgeva qualche villaggio.

Nella descrizione del Forum Gallorum, dove nel 43 A. C. , Antonio  combatté  Ircio,  forse Castelfranco, a 8 miglia da Modena, si dice:
“era in un piano intralciato  di paludi, fosse e boscaglie, e canne, e i soldati per muoversi  calzava tavole di legno a mo’ di racchette.”

Ostiglia era dotata di barconi, dromones,  che andavano fino al  mare; ne usufruì  Teodorico per andare da Ostiglia a Ravenna;
Sidonio proveniente dalla Francia, nel 467,   partì invece da Pavia per raggiungere Ravenna.

Note
Eridano: nome antico del  Po.

Erodiano: storico dell’Impero Romano dal  180 al 238

Gaio Giulio Vero Massimino,
173 -238. Imperatore romano dal 235.
.Fu il primo barbaro e soldato a diventare imperatore, eletto  dai soldati  in ribellione in Dacia.
In guerra contro il Senato che  aveva eletto degli anti-imperatori, si trovò  a combatterli   ad Aquileia che gli chiuse le porte della città..

Massimino la assediò, ma durante l’assedio fu ucciso nel 238  dai propri soldati  per ribellarsi alla  sua  severa disciplina.
La sua testa tagliata fu portata a Roma  eretta su un palo.
Il tragitto da Aquileia a Ravenna fu  fatto su barca.

Il  lago Gerundo andava da Trezzo a Cremona e da Lodi a Romano di Lombardia.

I mirandolesi potrebbero discendere dai Galli Lingoni provenienti dall’area compresa tra  la Marna e la Senna. Attraversarono il Po e si  fermarono  subito oltre, dopo aver scacciato gli Etruschi.
O potrebbero discendere dagli Anari  o dai celti dai quali discenderebbero  i ferraresi.

I Liguri, originariamente , Libui o Libi,  erano  Berberi, che avevano  attraversato lo stretto di Gibilterra giungendo in Spagna. Antichissimi,  diedero  il nome alla Liguria da dove estesero la loro  influenza su tutta l’Europa.
In epoche più recenti occupavano il  sud della Francia  fino in Toscana, Emilia, parte del Veneto. L’avanzata dei Celti dal nord , e dei Romani dal sud, spinse i Liguri ad arroccarsi
sull’ Appennino Ligure.

Antonio: console Romano

Teodorico: Re degli Ostrogoti dal 1474

Gallio Sollio Sidonio :funzionario dell’impero, poeta, vescovo, santo.

Grazie se confermate che è interessante il mio contributo.

La prossima pagina sarà:
Da Reggio al mare in barca
( passando presso Poggio Rusco – a sud), e la successiva pagina chiamata ,

Il Po e il Lago Padosa,
e la successiva pagina  con una mappa,

Il Muncio non entrava in Po,
e la successiva

Il Po che passava per Poggio Rusco

Se non è utile il mio contributo, fa niente , avete tante cosa da riferire ai cittadini.

… anzi grazie della vostra splendida iniziativa

Renzo Pozzetti

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