Ieri è venuto a mancare Ado Rossi, figura molto importante nel panorama musicale di Poggio Rusco, conosciuto anche a livello internazionale per le sue doti di fisarmonicista. Il “Maestro”, come tutti i suoi allievi lo chiamavano, ha fondato l’associazione “Akkordeon Club Poggese“, con l’aiuto della quale ha istituito l’evento musicale poggese per eccellenza, la Biennale Gorni Kramer, che vede partecipanti nazionali ed internazionali.
Il Maestro Rossi è ricordato con queste belle parole da Viviana.
Caro “Maestro Rossi’, o più semplicemente “Maestro”, come lo chiamavano i suoi allievi e tutti i fedelissimi che hanno condiviso con lui innumerevoli momenti di partecipazione, impegno, soddisfazione e svago.
I genitori dei suoi allievi, che per tanti anni hanno collaborato e sostenuto le varie iniziative che organizzava, esprimono la profonda convinzione che con Ado Rossi non se ne va solamente un esperto Maestro di musica ma anche un grande maestro di vita.
Ricordo come fosse ieri quel mattino di 18 anni fa, quando ho accompagnato mia figlia Angela alla sua prima lezione di musica. Ado e la sua famiglia si erano da poco trasferiti a Poggio da Bolzano e Angela, che allora aveva 5 anni, è stata la sua prima allieva poggese. Ricordo che la lezione cominciò con un semplice ma efficace test di percezione del ritmo. Da allora tutte le settimane c’era l’appuntamento fisso della lezione “del Maestro Rossi”.
Poi hanno cominciato tanti altri ragazzi: Giulio e Riccardo Previdi, Damiano e Lorenzo Bertolasi, Lorenzo e Marcello Capucci, Giulia e Camilla Rinaldo una lista lunghissima fino agli ultimi Sara , Noemi e Chiara Barozzi, Antonio Stella, Francesco Giglioli, Leonardo Mondadori. Questi sono solo alcuni delle decine di nomi di giovani e adulti che sono stati suoi allievi e che hanno fatto parte degli ensembles musicali che nascevano ed evolvevano di volta in volta , secondo le esigenze del momento: “Il Gruppo Akkordeon”, o“ il Gruppo dei magnifici sei”, piuttosto che i vari Duo e Quartetti .
Tutti questi giovani hanno un debito grandissimo con il loro Maestro perché da lui hanno ereditato una passione che li accompagnerà per tutta la vita e da lui hanno imparato una lezione che viene ancora prima della musica, fatta di valori talvolta scomodi, ma fondamentali come impegno, tenacia, volontà , ordine, attenzione. Con questi saldi principi e con il rigore che lo caratterizzava, il Maestro Rossi ha favorito la crescita personale di tutti i suoi ragazzi sviluppando in loro la fiducia nelle proprie capacità e la loro autostima.
Quando muore una persona che conosci da tanto tempo, con lei se ne va una parte di te e della vita della tua famiglia. Ma con la scomparsa di Ado Rossi se ne va anche un pò della vita di questa comunità e della storia di Poggio Rusco.
Fin dall’inizio della sua attività infatti egli ha allestito il “Saggio Musicale di fine anno” poiché considerava l’esibizione in pubblico ‘parte integrante della formazione dei suoi ragazzi che in quella occasione dovevano trovare dentro di sé tutta la concentrazione per non sbagliare i tasti e prima ancora il coraggio per vincere la paura del palco.
Forte della lunga esperienza maturata nella Scuola di Bolzano, Ado Rossi ha quindi fondato a Poggio l’associazione musicale “Akkordeon Club Poggese”e ha realizzato una serie di eventi musicali ricorrenti: Concerti di Fisarmonica, Serate Musicali in collaborazione con altri artisti e soprattutto la Rassegna internazionale Biennale intitolata a ‘Gorni Kramer’.
Senza ombra di dubbio quella di Ado era una personalità instancabile continuamente alla ricerca di nuove sfide e proposte. Incontrando il Maestro Rossi i nostri ragazzi hanno conosciuto un uomo che in nome della grande passione per la musica e per la fisarmonica riusciva ad allestire manifestazioni che hanno arricchito e rinnovato il panorama culturale del nostro paese tracciando la strada anche a molte iniziative che sono venute in seguito.
La dedizione e la determinazione del Maestro Rossi nel sensibilizzare tanta gioventù poggese al valore della musica non devono essere dimenticate e meritano la nostra massima riconoscenza.
In particolare i genitori che lo hanno conosciuto e che in questo momento si sentono così vicini ai suoi familiari, oggi comprendono che il grande vuoto che Ado ha lasciato è il segno inconfondibile della ricchezza del suo generoso contributo.
In quanto ai suoi ragazzi, loro sanno che la migliore dimostrazione di gratitudine nei confronti del loro Maestro è continuare ad amare la musica, “facendo” musica, suonando, poco importa se la chitarra, il pianoforte o la fisarmonica. Così il suo insegnamento rivivrà in loro e lui sarà lì ad ascoltarli. Per sempre.
Viviana
Lascia un commento!