Carnasciale Podiense”, edizione 2018

Il 4 e 11 febbraio prossimi come sarà la “puntata” 2018 del Carnevale di Poggio? Cosa accadrà lungo le vie o nelle piazze del paese? Come saranno i carri allegorici, espressione dei quartieri, delle scuole locali o addirittura delle località limitrofe?. Per il momento si immagina solo il lavorìo della Dücal Acadèmia del Pidrüs, impegnata a organizzare questi due importanti appuntamenti che certo non dovranno essere inferiori a quelli passati. Lo sa bene Emanuele Mantovani, presidente di questo importante sodalizio, il quale sta prodigandosi in ogni senso perché l’evento abbia la maggiore risonanza.
Secondo le previsioni sul palco allestito accanto alla chiesa si esibirà la sfavillante animatrice Alessandra Begnardi che accompagnata dalla ormai storica band di Angelo Tartari intratterrà il pubblico per tutto il pomeriggio. Inviterà di volta in volta a parlare le personalità protagoniste della kermesse ma in particolare annuncerà e commenterà il passaggio e il significato dei carri.
Dopo i vari pezzi musicali della band di Tartari, si darà spazio alla “Pétula dal Marsapèl”, ovvero alla “Pettegola della Valle” impersonata da Roberta Bassoli, che leggerà un’altra puntata del suo sproloquio in puro dialetto poggese commentando con ironia fatti e misfatti della comunità locale accaduti nel corso dell’intero anno. Quello che andrà raccontando è ancora “top secret”, ma si presume che la sua verve satirica non risparmierà nessuno.
Infine via sarà la scoperta della famosa “bestia”, ormai momento clou di tutto il Carnasciale di Poggio. In questi giorni alcuni giornalisti si sono sguinzagliati per il paese, nei bar, nei negozi, in Municipio, presso gli stessi accademici del Pidrüs per raccogliere rivelazioni sulla prossima “Bestia” che non solo allieterà in quella giornata adulti e bambini, ma sbalordirà qualunque visitatore presente. Finora non si è saputo niente: solo mezze frasi, ammiccamenti, divagazioni varie e tanti “ma caru al me sior chi è ch’al sa…”.
A proposito di questa per il momento sconosciuta “Bestia”, si pongono alcune domande: sarà un animale “puro” o una figura ibrida comprendendo insieme l’elemento autoctono e la persona umana, del resto come si può scegliere nell’Immaginario Podiense? Cosa avranno indicato i togati accademici del Pidrüs? Qui c’è mistero fitto che solo nel tardo pomeriggio dell’11 febbraio verrà svelato. Infine l’artista-artigiano Andreoli come costruirà questo ennesimo manufatto che andrà ad arricchire lo zoofantastico di Poggio? Come interpreterà questo rinnovato simbolo della manifestazione carnascialesca poggese?
In ogni modo al di là di ogni previsione una cosa è certa e incontrovertibile: il Carnevale di Poggio è un unicum in quei giorni di mascherate e divertimenti nella provincia mantovana e forse anche nel territorio nazionale. Esso comprende tutto, è onnicomprensivo: vi sono i carri, le maschere, la musica, l’arguzia della banditrice, le premiazioni, la valorizzazione del mondo animale, sia quello delle favole che della realtà, il buffet gastronomico. Infine la diffusa allegria e il buon umore come ottimi auspici per affrontare il nuovo anno 2018.

Carlo Benfatti

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